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Natalia Ginzburg

Memoria 

Gli uomini vanno e vengono

per le strade della citta'

Comprano libri e giornali,

muovono a imprese diverse.

Hanno roseo il viso,

le labbra vivide e piene.

Sollevasti il lenzuolo

per guardare il suo viso,

ti chinasti a baciarlo

con un gesto consueto.

Ma era l'ultima volta.

Era il viso consueto,

solo un poco piu' stanco.

E il vestito era quello di sempre.

E le scarpe erano quelle di sempre.

E le mani erano quelle che

spezzavano il pane e

versavano il vino.

Oggi ancora nel tempo

che passa sollevi il lenzuolo

a guardare il suo viso

per l'ultima volta.

Se cammini per strada

nessuno ti è accanto

Se hai paura

nessuno ti prende per mano

E non è tua la strada,

non è tua la città.

Non è tua la città

illuminata. La città

illuminata è degli altri,

degli uomini che vanno

e vengono comprando

cibi e giornali.

Puoi affacciarti un poco

alla quieta finestra

a guardare il silenzio,

il giardino nel buio.

Allora quando piangevi

c'era la sua voce serena.

Allora quando ridevi

c'era il suo riso sommesso.

Ma il cancello che a sera

s'apriva, restera' chiuso

per sempre, e deserta

è la tua giovinezza.

Spento il fuoco,

vuota la casa.

 

(in memoria del marito Leone Ginzburg, letterato, morto per le torture in un carcere fascista)

 

 

Présences à Frontenay 2016, L'Oubli

Biographie

© 2016 par Présences à Frontenay. Créé avec Wix.com

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